Automazione industriale

automazione industriale

L’automazione industriale ha generato nel corso del tempo numerosi vantaggi produttivi, ergonomici, funzionali.

Viene applicata in moltissimi settori e applicazioni, dall’automotive alla chimica, dal food all’elettronica, dalla meccanica al farmaceutico. Al tempo stesso, all’interno dello stesso settore è possibile automatizzare diverse applicazioni.

Quali automazioni industriali esistono?

  • Asportazione di materiale

Rientrano in questa categoria tutte quelle applicazioni che comportano la lavorazione sulla superficie del prodotto, da cui vengono asportati strati di materiali in processi di fresatura, tornitura, sabbiatura, polishing, eccetera. Possono essere svolte sia da automi che da macchine opportunamente asservite da robot.

  • Assemblaggio

Avvitature, giunzioni, costruzioni: sono tutti processi che si riscontrano con frequenza in alcuni settori come quello automobilistico e meccanico. Le automazioni coinvolte includono sia automi che macchine.

  • Manipolazione di materiale

Sono da intendersi tutte quelle applicazioni che implicano lo spostamento di prodotto da una postazione a un’altra: quindi attività di packaging, pallettizzazione, logistica di fine linea.

  • Saldatura

È un’applicazione che viene svolta quasi esclusivamente da robot, spesso di grandi dimensioni, ma moventi sui sei assi, proprio per far fronte alla frequente complessità dei percorsi di saldatura da realizzare.

Un’altra applicazione che può essere automatizzata con successo sia con robot che con macchinari. In caso di percorsi complessi e cordoli con pattern a geometria curva o complessa, la robotica a sei assi mostra tutti i suoi vantaggi.

ROBOT INDUSTRIALI

Esistono diverse definizioni di robot:

Esistono poi anche diverse tipologie di robot, adatte a differenti tipologie di lavorazioni e produzioni:

  • SCARA: è l’acronimo di Selective Compliance Robot Arm, ovvero braccio robotico a cedevolezza selettiva, è un tipo di robot industriale che muove un “braccio” sul piano orizzontale e una presa che può salire e scendere in quello verticale. È particolarmente adatto ad eseguire compiti di assemblaggio verticale.
  • CARTESIANO: un robot in grado di muoversi sui tre assi cartesiani, x,y e z in maniera lineare.
  • PUMA: acronimo di Programmable Universal Machine for Assembly, sono composti da due componenti principali: il braccio meccanico e il sistema di controllo. Di solito questi sono collegati tra loro da uno o due grandi cavi multi-conduttori. Quando sono usati due cavi, uno porta la corrente al servomotore e ai freni mentre il secondo porta il segnale di posizione per ogni giuntura al sistema di controllo.
  • ANTROPOMORFI: robot che presentano più assi di movimento e che sono in grado di replicare i movimenti di un braccio umano.
  • COLLABORATIVI: robot piccoli e flessibili, con 6 o più gradi di libertà, in grado di interagire con sicurezza nei pressi dell’operatore, anche senza barriere, e di essere facilmente riprogrammati per diverse funzioni.
    Ad eccezione dell’ultima, tutte le categorie elencate sopra, condividono una spiccata specializzazione e difficilmente possono venire applicate con flessibilità su operazioni di volta in volta diverse. Inoltre tutte (a eccezione dell’ultima) necessitano di barriere di sicurezza intorno. Tutti i sistemi robotizzati sono però in grado di aumentare produttività, efficienza e qualità delle lavorazioni, abbattendo incertezze e tassi di errore.

AUTOMAZIONE ROBOTICA COLLABORATIVA
I robot rappresentano, al momento, l’ultimo gradino evolutivo della robotica industriale. Nati nel 2008 sulla spinta di Universal Robots, per rispondere a un’esigenza di flessibilità e semplicità di integrazione e programmazione, hanno in breve tempo riscritto le regole dell’automazione.

I robot sono robot antropomorfi di piccola taglia, dotati di movimenti sui sei assi, di sensoristica e funzioni di sicurezza altamente evolute e si caratterizzano per essere delle “quasi macchine”, ovvero delle automazioni che per essere pienamente funzionali hanno bisogno dell’integrazione con un end effector specializzato in una determinata funzione.

Questo li rende altamente versatili, ovvero in grado di automatizzare un elevato numero di attività produttive in pochi semplici passaggi. I robot si caratterizzano infatti per essere dotati di controller derivato da computer e da algoritmi di programmazione con interfacce grafiche semplificate. Ciò rende possibile dislocarli su processi via via diversi in poco tempo e sfruttarne tutto il vantaggio in termini di produttività ed efficienza.

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O.M.R. è un’azienda meccanica di 100 addetti situata su una superficie di 20.000 m² di cui 8500 m² sono coperti e suddivisi in m² 7000 per lavorazioni meccaniche e montaggio e m² 1500 per magazzino particolari finiti in spedizione.
Lo stoccaggio dei particolari grezzi viene fatto su ampio piazzale facilmente accessibile dai TIR. Carico e scarico vengono effettuati principalmente tramite carrelli elevatori con portata fino a 12 tonnellate ed in alternativa con carroponte fino a 20/30 Ton.
O.M.R. esegue lavorazioni meccaniche c/terzi per asportazione truciolo di tornitura e fresatura e costruisce su propria progettazione tavole girevoli in continuo di medio/grandi dimensioni per macchine utensili, non escludendo la possibilità a costruire tavole girevoli in continuo su progetto del Cliente oppure altre parti di macchine utensili.

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